Codice Progetto: 2022-PEM-00006 -  CUP E84C22001800004

Ali per il futuro contro la povertà educativa

Soggetto Responsabile:
Associazione di promozione sociale  Agenzia Arcipelago
Responsabile del progetto:
dott. Giuseppe Errico, psicologo, psicoterapeuta, ricercatore

Progetto finanziato dall’Unione europea Next Generation EU PNRR M 5 C 3 Investimento 1 3 Interventi socio educativi strutturati per combattere la povertà educativa nel Mezzogiorno a sostegno del Terzo Settore



Il progetto offre soluzioni di lungo termine riguardo il tema della povertà educativa dei minori e le famiglie. Per povertà educativa si  indica l’impossibilità per i minori di apprendere, sperimentare, sviluppare e far fiorire, nel corso degli anni,  liberamente capacità, talenti e aspirazioni. In Italia  la povertà educativa priva milioni di bambini e ragazzi del diritto di crescere e di seguire i loro sogni, di avere un futuro.

La povertà minorile e la povertà educativa hanno molti volti . Da un lato, la povertà è legata a diverse forme di disuguaglianza: per mancanza di accesso a servizi educativi e a spazi per il tempo libero, mancanza di relazioni. Le competenze dei genitori sono un’altra seria preoccupazione per la cura dei bambini. Sono temi che richiedono strategie originali per affrontare queste sfide, in particolare la sfida della «povertà educativa», con un nuovo modello e nuove pratiche basate sulla solidarietà e sulla collaborazione tra tutti gli stakeholder. Le soluzioni pratiche non dipendono dalle «cose» fornite, ma da come si sviluppano le azioni nelle comunità locali con bambini, genitori, insegnanti, educatori, pro-fessionisti, volontari... I contributi operativi convergono armoniosamente sulla necessità di aprire una nuova fase per la lotta alla povertà dei bambini e delle famiglie coniugando teoria e pratica.


A causa di difficili condizioni economiche e sociali molti bambini e ragazzi non hanno le stesse opportunità dei loro coetanei in situazioni economiche migliori. La povertà educativa è una povertà che nessuno vede,  nessuno denuncia, ma che agisce sulla capacità di ciascun bambino o ragazzo di scoprirsi e coltivare le proprie inclinazioni, le "passioni" e il proprio talento espressivo e creativo. Le conseguenze sono evidenti, nelle relazioni umane tra pari, nell’apprendimento a scuola  e nel rischio quindi di entrare nel circolo vizioso della povertà. A partire da ciò il progetto attua tredici  interventi orientati alla  inclusione, alla didattica creativa, alla  salute psicologica dei minori e delle famiglie,  puntando al benessere delle nuove generazioni e al lavoro educativo nelle scuole e nei centri posti  sul territorio. Agire per contrastare la povertà educativa e  la dispersione scolastica richiede un forte impegno di tutti i cittadini e non solo degli operatori. Per fronteggiare la povertà educativa occorre un’azione "corale", un intervento strutturato e integrato, multidisciplinare. Accompagnare i bambini, i ragazzi e le famiglie in situazione di vulnerabilità è un’azione chiave del lavoro di protezione, dentro e fuori le scuole. Tutti gli interventi  promuovono condizioni di salute, adatte alla crescita e alla prevenzione contro i possibili rischi  di disagio presenti durante il percorso di sviluppo. Accompagnare tutti i 180  bambini e famiglie in situazione di vulnerabilità sarà un’azione chiave durante l'intero percorso della durata di 24 mesi.  progetti per il contrasto alla povertà educativa. 

All’interno di questi spazi i bambini e le famiglie possono usufruire di diverse attività: tra cui sostegno allo studio, laboratori artistici e musicali, promozione della lettura, accesso alle nuove tecnologie, gioco e attività motorie.

Negli spazi, dove si tengono corsi, laboratori, eventi, incontri, si offrono consulenze sociali, psicologiche, mediche e di supporto alla genitorialità ai genitori o alle figure adulte di riferimento dei bambini. Vengono inoltre offerte le doti educative: piani formativi personalizzati per bambini  che vivono in condizioni certificate di disagio economico, che prevedono, tra gli altri, la partecipazione a attività educative, creative e espressive alle quali i minori si mostrano particolarmente inclini. Il progetto offre ai bambini e ai ragazzi e alle famiglie un luogo dove crescere sani, apprendere e partecipare a tante attività educative e inclusive gratuite. Tutte le attività del progetto sono gratuite per tutti i partecipanti.



Sede di progetto sul territorio:
Comune di Quarto - Via Giorgio De Falco, n.16 Quarto  C.A.P. 80010

Per informazioni, contatti e iscrizioni: 
+39 366 313 4079 - +39 349 231 1622
Lunedì e Venerdì  (dalle ore 10 alle 13) 
Comune di Quarto - Via Giorgio De Falco, n.16 Quarto C.A.P. 80010


Orari Attività (Scuole e sede di progetto):
Lunedì e Venerdì (dalle ore 10 alle 13 e dalle ore 15 alle 18)



 
Lotta alla povertà educativa
Prevenzione del disagio psicologico e sociale
Rete territoriale contro l'esclusione 

Esercitazioni teatrali
Scuola Elementare del teatro

Esercitazioni teatrali

Scuola Elementare del teatro 

 

La resilienza educativa e la comunità educante... si fa rete!

codice azione 08238    

Seminari tematici, workshop

e gruppo di lavoro sul contrasto della povertà educativa  

Dal 15/05/2024 al  18/04/2025 - 

Sedi:

Istituto comprensivo Gadda Plesso Elsa Morante, via Gramsci 22 Quarto  (Na)

Direzione Didattica Statale 2 Circolo di Quarto (NA) Via Crocillo 154 Quarto (Na)


Illuminiamo la vita

Concorso a Tema sul tema della povertà educativa

rivolto alle scuole primarie per l’anno scolastico 2024/2025

L’iniziativa è destinata alle scuole primarie del territorio del comune di Quarto, (NA), ai minori tra i 5 e 10 anni, al fine di promuovere il messaggio contro la povertà educativa, di coesione territoriale e inclusione, che rappresentano l’obiettivo dell’azione. Le opere artistiche, letterarie e performative realizzate da bambini e genitori in collaborazione, dovranno guardare all’altro, a chi resta indietro, alla fragilità di un compagno o di una persona, lavorando sul proprio territorio e guardando con i propri occhi al mondo che ci circonda.  



 

Ambito territoriale e destinatari

Possono partecipare singole classi di scuole primarie, statali e non statali, di tutto il territorio del comune di Quarto e dei Campi Flegrei (Pozzuoli, Bacoli, Baia) che abbiano aderito al progetto entro la data 30/03/2024.I lavori dovranno essere consegnati entro il 30 giugno 2024.


Modalità̀ di svolgimento

Per partecipare al concorso Illuminiamo la vita - Concorso a Tema sul tema della povertà educativa la classe/ gli allievi/ genitori dovranno realizzare degli elaborati artistici di vario tipo. I lavori potranno essere consegnati come:

-         illustrazioni di qualsiasi genere o tipologia. Le tecniche utilizzate per i disegni non sono soggette a limiti né analogici, né digitali;

-         componimenti poetici o racconti brevi che avranno a oggetto il tema stabilito dal regolamento. Le poesie non dovranno superare i trenta versi, i racconti le 800 parole.

-         foto o video, eseguite anche con supporti non professionali (come ad es. l’utilizzo dello smartphone). Il formato video, in particolare, potrà riguardare la rappresentazione teatrale su testi inediti o classici, scene di vita fuori o dentro la propria quotidianità, di durata non superiore a cinque minuti.


Il gioco delle Ali



GIOCO DIDATTICO-LUDICO 

PER LA PREVENZIONE DEL DISAGIO

ideato da GIUSEPPE ERRICO e  ROBERTO SANCHEZ


Il  gioco  è incentrato su un percorso che i partecipanti, bambini dai 5 ai 10 anni di età, devono seguire lanciando due dadi e muovendosi di un numero di caselle pari alla somma del lancio, per raggiungere l’ultima casella del percorso. Vince chi arriva primo!

Si tratta di un gioco ludico-didattico che ha come  tema la  prevenzione della salute dei minori. Lo svolgimento è completamente casuale e ai piccoli giocatori non viene richiesta nessuna strategia cognitiva o iniziativa. Proprio per questo motivo è un gioco particolarmente indicato per i bambini più piccoli (5-10 anni) per la divulgazione di temi psicologici, sociali, sanitari.

Il gioco  è formato da 36  caselle  disposte a spirale e numerate da 1 a 36 Si gioca con due dadi. Le caselle occupate dalle immagini – figure sono 15, ogni casella illustra una situazione-tipo legata ai comportamenti da adottare e alla salute dei bambini. Il piccolo giocatore, man mano, raddoppia il valore ottenuto dai dadi e avanza (buona fortuna !).

Si gioca su un tabellone sul quale è disegnato un percorso a spirale. Le caselle sono contrassegnate con numeri e immagini. I giocatori devono scegliere una pedina e, dopo aver pagato una posta pattuita, partono dalla casella di partenza.

In uno degli angoli esterni, è riportata la scritta “Partenza” e da quel punto sono numerate tutte le caselle dal numero 1 fino al 36; nell'ultima casella rimasta si trova la scritta Arrivo.




Laboratorio ludico-creativo per un gioco   

GIOCO E SALUTE

Attraverso incontri nelle scuole si punta alla creazione di un gioco didattico per avvicinare i ragazzi a riflettere sul tema della salute.  Si gioca su un tabellone rigido sul quale è disegnato un percorso a spirale composto da  caselle con personaggi (medici, psicologi, infermieri, oss, docenti) e strumenti vari legati alla cura e al benessere. Le caselle sono contrassegnate con numeri o altri simboli. I ragazzi devono scegliere una pedina e, dopo aver pagato una posta pattuita, partono dalla casella di partenza. 

Un modo creativo per approfondire il tema della salute psichica e fisica

A cura di Roberto Sanchez, artista, grafico

 

Accompagnamento scolastico individuale

Soggetto Proponente 
Associazione di promozione sociale Agenzia Arcipelago

L'associazione di promozione sociale AGENZIA ARCIPELAGO (SP) è il soggetto capofila della partnership costituita per la  realizzazione del progetto. Si assume la responsabilità dell’avvio, tempestivo e della piena attuazione del progetto. Assicura altresì, la regolarità delle procedure adottate e la correttezza ed ammissibilità delle spese rendicontate a valere sulle risorse del PNRR, nonché il sistematico monitoraggio del conseguimento dei target per gli indicatori associati al progetto.

Il Responsabile di progetto (Dott.Giuseppe  Errico) è la persona di contatto del SP per la gestione delle attività di progetto e le comunicazioni con ACT.

Il Legale Rappresentante  dell'Aps Agenzia Arcipelago (dr.ssa Angela La Torre) è la persona avente il potere di rappresentare giuridicamente il SP nei confronti dell’Amministrazione, per conto di tutti gli enti della rete.
L'associazione di promozione sociale AGENZIA ARCIPELAGO garantisce un’adeguata visibilità agli interventi e trasparenza, assicura che su qualsiasi documento, sito web comunicazione riguardante il progetto finanziato sia riportato il titolo del progetto e la dicitura "Progetto finanziato dall’Unione europea Next Generation EU PNRR M 5 C 3 Investimento 1 3 Interventi socio educativi strutturati per combattere la povertà educativa nel Mezzogiorno a sostegno del Terzo Settore",   l’emblema dell’Unione europea.

Enti della rete di attuazione:

  1. Comune di Quarto
  2. Università degli Studi di Napoli Federico II - Dipartimento di Scienze Mediche Traslazionali
  3. Istituto Comprensivo 3A°- Gadda di Quarto
  4. Direzione Didattica Statale 2° Circolo di Quarto
  5. APS Spazio Smile
  6. APS Associazione Dimensione civica
  7. APS Istituto di Psicologia e Ricerche Socio Sanitarie –
  8. Associazione Culturale Visionair
  9. Associazione Culturale Museo Minimo;
  10. Cooperativa sociale Vento del Sud
  11. Biennale delle Arti e delle Scienze del Mediterraneo
  12. Associazione Scuola Elementare del teatro







CreAttivi si diventa... contro il covid-19!  
La bellezza è l’antidoto contro la povertà educativa

a cura di Alessandra Maisto, artista

Responsabile di progetto:  dott.  Giuseppe Errico

Inizio Laboratorio: 7  Luglio 2023 – ore 10.00

Sede:   Istituto Comprensivo Statale 3° Gadda (Quarto)

Arte come risposta alla povertà educativa

Per combattere innanzitutto la povertà educativa  occorre l'arte e la creatività: i  bambini possono "sporcare", disegnare, cantare, danzare, recitare e molto altro ancora combattendo con la bellezza della creatività il brutto della povertà educativa. Attraverso le diverse discipline pittoriche, soprattutto,  i più piccoli si mettono in gioco senza neanche sapere cosa siano muri, diversità, emarginazione. Il laboratorio dedicato ai bambini, nelle scuole, con le famiglie, educa  tutti alla solidarietà e alla coesione sociale.   Occorre avvicinarsi alla bellezza e all’arte, al di là di ogni diversità culturale, sociale ed economica. L'attività rappresenta per i nostri bambini un’opportunità straordinaria per esprimere la propria creatività e le proprie emozioni, scoprire e sviluppare le proprie capacità e crescere in maniera armonica, felice e consapevole, all’insegna della "affettività" e dell’inclusione.  All’interno di tale  itinerario che dura due anni, i bambini imparano a conoscersi, a mostrarsi agli altri con spontaneità, ad accettare le debolezze e le differenze, vivendole come risorsa e non come un limite. Grazie al linguaggio universale dell’arte, sperimentano in un’esperienza concreta che ciascuno è parte di un tutto e che il mondo è pieno di meraviglie e bellezze.


Il laboratorio si tiene ogni venerdì della settimana dalle ore 10 alle 11,30 

Progetto finanziato dall’Unione europea - Next Generation EU-

PNRR M5C3 - Investimento 1.3 - Interventi socio-educativi strutturati per combattere la povertà educativa nel Mezzogiorno a sostegno del Terzo Settore

Alessandra Maisto

Mitologia, astronomia e spiritualità si uniscono nelle opere di Alessandra Maisto, artista Italiana, classe 1990, nata a Napoli dove frequenta l'Accademia di Belle Arti, conseguendo la laurea in arti visive. Proprio sullo scenario partenopeo l'artista sviluppa la sua visione dell'arte entrando in contatto con i maestri dell'informale Napoletano ed approdando ad un proprio stile e una propria dinamica lavorativa. Il suo operato artistico si apre al piano spirituale, spalanca una porta innalzando spirito e corpo oltre il mondo spicciolo e corrotto che circonda l'essere umano. Una sorta di elevazione che trascina con sé la dimensione materiale intrinseca dell'uomo, con le proprie paure e insicurezze, e contemporaneamente lo rende parte integrante della natura stessa, un lieve ma anche traumatico ritorno all'origine. Tutto questo processo viene elaborato come una sorta di rito, l'atto del cerimoniale, funzione radicata in tutto sud italia. In questo modo l'artista rievoca le sue radici, ma facendone un uso proprio, inserendo le proprie installazioni in una sorta di reliquiari contemporanei, creando così il proprio culto. L'energia e il rapporto manicheo tra luce e tenebre, la sua natura sperimentatrice, la conduce ad affiancare diversi materiali passando dalla pittura all'installazione. Sul piano bidimensionale la pittura si fonde alla stoffa grezza, talvolta sommersa da cera fusa, creando effetti irripetibili. Terre sciolte, colori ad olio e oro diventano simbolo. Il simbolismo utilizzato è quello degli studi sul sacro, ma anche quello della mitologia e delle credenze popolari. La mandorla dorata che prende sembianze di occhio è ormai divenuto sigillo delle sue opere, in modi differenti, talvolta riempiendo lo spazio circostante, come in alcune tele o addirittura in un'installazione di Land Art presente sul territorio flegreo, altre volte divenendo così piccola da mimetizzarsi nell'opera, spingendo lo spettatore alla ricerca di quel segno distintivo. La stoffa utilizzata da supporto pittorico fuoriesce dal telaio per diventare membro dell'installazione, portando alla memoria la semplicità e quel senso di mistero tipico dei riti di un tempo. La tela diventa sudario del Cristo e si incrocia con quella usata per la lavorazione del pane, ed ancora diviene elogio al parto, e quindi alla nascita, fino a divenire reliquia nuovamente. Nel suo atelier a Napoli, Alessandra Maisto lavora attivamente facendo dell'arte il suo unico lavoro. Espone a Trapani con una personale, poi Roma, Firenze, Milano e naturalmente Napoli.

Arte contro la povertà educativa

Offrire la possibilità ai bambini di creare liberamente, aiutandoli così a elaborare l’esperienza e a recuperare fiducia, creatività e ottimismo

Riscoprire la bellezze

 Lavorando con gli artisti, sempre insieme agli esperti (Alessandra Maisto),  permette ai bambini di riscoprire la bellezza dello stare insieme, del creare insieme, della scoperta dei colori della vita.

Arte per  superare le paure

L’arte ci consente di  rielaborare i pensieri e le paure, anche su quanto vissuto durante il periodo di emergenza Covid. L'arte vince sempre sulle paure.

Autoritratto

Autoritratto 


Autoritratto

Autoritratto

Autoritratto

 

Fantasia

Arte e creatività

RIAPERTURA TERMINI ISCRIZIONI
(dal 20/09/2023 )

"Ciò che si è perso – ciò che si è trovato" - Informazione e sensibilizzazione sulla salute  

Durante gli incontri saranno esplorare gli aspetti meno approfonditi della salute mentale con l’aiuto di professionisti del settore.

Trattasi di un ciclo di incontri informativi, divulgativi e formativi sulla  Salute Psicologica con medici, neuropsichiatri infantili, operatori sanitari, giornalisti, psicoterapeuti e psicologi a cura della professoressa di neuropsichiatria infantile Carmela Bravaccio dell'Università degli studi di Napoli "Federico II" (Dipartimento scienze mediche e traslazionali) e dallo psicologo e psicoterapeuta  Giuseppe Errico, responsabile di progetto.  

Il primo appuntamento, a cura del dottore Giuseppe Errico, tratterà il tema delle pratiche della cura personale, per la tutela e la promozione del benessere  psicologico e sociale delle famiglie.  Durante gli incontri saranno esplorare gli aspetti meno approfonditi della salute mentale con l’aiuto di professionisti del settore.


Data di inizio attività: 10 LUGLIO 2023 H. 10.00


Per iscrizioni:
Comune di Quarto - Via Giorgio De Falco, n.16 Quarto 
Lunedì e Venerdì (dalle ore 10 alle 13)
Cell. 349 231 1622 (Operatore: Domenico Cenerelli)

 


"Ciò che si è perso – ciò che si è trovato" Incontro dott.Agostino Saselle

Avviso Pubblico

"Ciò che si è perso – ciò che si è trovato"

Ali per il futuro contro la povertà educativa

Codice progetto: 2022-PEM-00006       -     CUP E84C22001800004

Tutte le attività sono gratuite

Sarà rilasciato attestato finale

Rete di partenariato

 

Attività  

Mi piego ma non mi spezzo

La povertà nell’infanzia e la povertà educativa hanno molte facce. È anche legata al fatto di non avere accesso ai servizi educativi e agli spazi per il tempo libero, alla mancanza di relazioni reali e all’analfabetismo emotivo. La povertà dei genitori è un’altra seria preoccupazione, che può anche trasformarsi in fenomeni crescenti come la violenza, gli abusi e i maltrattamenti. Queste problematiche richiedono strategie rinnovate che superano le tradizionali forme di intervento con un nuovo modello di rigenerazione e solidarietà, basato sulla cura e la relazione, capace di generare empowerment e rafforzare le comunità.


Sostenere la genitorialità

Un’educazione di qualità, per grandi e piccoli  non può prescindere da alcuni principi di base. Occorre co-progettare un nuovo modo di abitare lo spazio esistente e un ciclo di nuove attività, accogliendo bisogni e domande dei genitori e costruendo ipotesi di attività stimolanti e interessanti, incentrate soprattutto sulla valorizzazione della relazione mamma-bambino e sul potenziamento delle capacità genitoriali. Occorre mettere al primo posto i diritti dell’infanzia, come tutelarli e promuoverli nei contesti cittadini. Per una educazione di qualità è fondamentale che i genitori sappiano:

  • Riconoscere nel bambino, fin dalla nascita, diritti e potenzialità, ricchezza espressiva e comunicativa.
  • Inquadrare il processo educativo come relazione non solo tra bambini, ma tra tutti gli enti della comunità educante allargata, la scuola, la famiglia, il quartiere, in una attitudine di ascolto, comprensione e di reciprocità.
  • Valorizzare, partecipando attivamente,  lo spazio di apprendimento come “terzo educatore” (Loris Malaguzzi, "Reggio Emilia Approach").

  


Web Broadcast

Povertà sociali e relazionali 

La povertà dei sentimenti è in parte connessa alla rete internet che sempre più frequentemente «intrappola» i minorenni, anche da età precoci (8-10 anni) in esperienze quali il gioco d’azzardo, la pedopornografia e l’adescamento online, il sexting e il commercio di foto, video che coinvolge un enorme giro di denaro. Chat di ogni tipo dove rigurgitano parole scritte nell’onnipresenza sulla rete, la piazza virtuale dove esserci sempre è diventata per i minori sinonimo stesso di esistere. Sono connessi a molte ore del giorno, in contatto con decine di coetanei e non, con il telefono in mano, in relazione con il mondo, ma soli. È in questa solitudine che risiede il pericolo più grande. È una solitudine dove le parole non dette sono tante, quelle ingoiate che permettono ai bulli di avere la meglio in una relazione virtuale dove la relazione si trasforma in ostilità denigratoria. Nella maggior parte dei casi i genitori sono ignari dei pericoli che i loro figli incontrano nella rete e non li mettono in guardia né li controllano.

Sappiamo anche che, tra i tanti volti delle povertà, oltre alle citate differenze geografiche e di genere, dobbiamo segnalare quelle sociali e relazionali, in aggiunta alle esperienze culturali in senso generale. Povertà è non andare a scuola e non sapere leggere, ma anche rimanere analfabeti funzionali. È privazione delle possibilità di apprendere. È non poter sperimentare, viaggiare, beneficiare di vacanze, di libri (una famiglia su dieci non ha nemmeno un libro in casa), cinema, occasioni e luoghi di aggregazione educativa. È non avere cortili, aree verdi, spazi per giocare e per lo sport.

Laboratorio sulle emozioni

Riconoscere, accettare e vivere le nostre emozioni a pieno ci renderà più forti, resilienti e consapevoli del valore dell’altro.


A cura di Giuseppe Errico

Da più di trent’anni si occupa di psicoterapia e salute (campo sanitario), progettazione e ricerca nel campo psicologico-psichiatrico, di politiche sociali (ha diretto numerosi servizi sociali sperimentali per conto di Enti pubblici della Campania). E’ costantemente impegnato per l’innovazione del welfare comunitario con particolare riferimento ai temi del disagio sociale, della salute e della sofferenza psichica.
Fondatore e Presidente dell’Istituto di Psicologia e Ricerche Sociosanitarie I.P.E R.S (2008), socio-fondatore dell’associazione di promozionale sociale Agenzia Arcipelago di Napoli (1999) e socio ordinario della Società Italiana di Psicopatologia (SOPSI).
Ha collaborato con il Dipartimento Salute Pubblica (Facoltà di Medicina e Chirurgia – Università degli studi “Federico II” di Napoli – prof. Francesco Corcione – prof. Umbero Bracale).
Attualmente collabora con il Centro Coordinamento Regionale Malattie Rare (Azienda Ospedaliera dei Colli), il Dipartimento di Scienze Mediche Traslazionali dell’Università degli studi Federico II (Unità di Neuropsichiatria Infantile), l’ Ordine Professionale Interprovinciale dei Tecnici Sanitari di Radiologia Medica e delle Professioni Sanitarie Tecniche, della Riabilitazione e della Prevenzione di Napoli, Avellino, Benevento e Caserta, la Fondazione Centro Studi Valetudo Ricerca e Sviluppo Professioni sanitarie.
Ha curato, durante il periodo della Pandemia, numerosi sportelli psicologici per studenti e genitori.
A partire dal 1985 ha ideato 256 progetti nel campo sociale e sanitario, pubblicato 60 articoli scientifici e 10 volumi nel campo delle scienze umane (psicologia, psicoterapia).
Da circa 5 anni è impegnato in una ricerca-studio sulla sofferenza del “tempo vissuto” dei pazienti.


Educare alle emozioni

Incontri in classe

Come creare uno spot

Parlando di futuro, sogni, aspirazioni

Pensi/amo al futuro

Immagini/amo  il futuro

Costrui/amo il futuro

Incontri con i genitori dei ragazzi

Responsabili

Dott. Angelo Galise
Responsabile Area Amministrativa

E' il Responsabile Amministrativo -Finanziario dell'aps Agenzia Arcipelago. 
Si occupa di attività di analisi e ricerca finanziamenti, predisposizione progetti e piani economici, redazione ed analisi budget, rapporti con Enti ed Istituzioni, attività amministrativa e contabile, redazione rendiconti, redazione dichiarazioni fiscali e coordinamento economico dei progetti.

Dott. Giuseppe Errico
Responsabile di progetto

Da più di trent’anni si occupa di prassi terapeutiche, ricerca nel campo psicologico, politiche sociali (ha diretto numerosi servizi sociali sperimentali per conto di Enti pubblici della Campania) e azioni di welfare con particolare riferimento ai temi del disagio, salute e della sofferenza psichica. Fondatore e Presidente dell’Istituto di Psicologia e Ricerche Sociosanitarie I.P.E R.S (2008), socio-fondatore dell’associazione di promozionale sociale Agenzia Arcipelago di Napoli (1999) e socio ordinario della Società Italiana di Psicopatologia (SOPSI). Attualmente collabora con il Dipartimento Salute Pubblica (Facoltà di Medicina e Chirurgia – Università degli studi “Federico II” di Napoli), il  Dipartimento di Scienze Mediche Traslazionali (Unità di Neuropsichiatria Infantile - Università degli studi Federico II - Facoltà di Medicina e Chirurgia), l’ Ordine Professionale Interprovinciale dei Tecnici Sanitari di Radiologia Medica e delle Professioni Sanitarie Tecniche, della Riabilitazione e della Prevenzione di Napoli, Avellino, Benevento e Caserta, Fondazione Centro Studi Valetudo Ricerca e Sviluppo Professioni sanitarie (Napoli), il Centro Coordinamento Regionale Malattie Rare  (Azienda Ospedaliera dei Colli), sui temi dell’assistenza psicologica, la progettazione sanitaria, il disagio psichico,  il sostegno all’inclusione per le fasce deboli.

Ha curato, durante il periodo della Pandemia, 4 sportelli psicologici per studenti, docenti e genitori.

Ha ideato 240 progetti nel campo sociale e sanitario, pubblicato 50 articoli scientifici e 10 volumi nel campo delle scienze umane (psicologia, psicoterapia).

Dr.ssa Angela La Torre 
Presidente  Aps Agenzia Arcipelago

Nata a Minturno (prov.Latina) è laureata in Giurisprudenza. Formatrice nel campo sociale per Quadri, Dirigenti, Amministratori pubblici Esperta in legislazione sociale (legge 328/00) e Enti no profit (Amministrazione e gestione) e  programmazione di Politiche Sociali. Nel 1999 ha fondato l’Associazione Agenzia Arcipelago Onlus [Progettazione, Formazione ed Interventi di Solidarietà Sociale] con una equipe di psicologi, medici e operatori sociali. A partire dal 1999 al 2022  ha diretto numerosi servizi per minori e le famiglie a rischio, servizi pubblici nel campo dei servizi sociali per conto di Enti pubblici e Enti No profit   (Provincia di Napoli, Comune di Melito,  Caivano, Campodimele, Qualiano, Vico Equense, Villaricca, Mugnano, Vico Equense, Casandrino, Sant’Antimo, Sant’Arpino, Cesa, Calvizzano, ecc.). Ha ideato e diretto numerose campagne informative e di sensibilizzazione in campo culturale e sociale per l’infanzia e l'adolescenza nel campo della prevenzione sociale. Dal 1999 al 2023  ha ideato e diretto 92 corsi formativi (Fondo Sociale Europeo), nel campo delle politiche sociali e scolastiche per docenti e operatori degli istituti scolastici della Campania.

E’ Presidente dell’Associazione di promozione sociale Agenzia Arcipelago e, dal 2009, consulente esterno dell’I.P.E R.S. – Istituto di psicologia e ricerche socio sanitarie di Formia (Latina).

Dal 2005 collabora, come consulente, con numerosi organismi del terzo settore nei settori della progettazione e della programmazione sociale.

Coordinatrice, dal 2009, del Festival internazionale della fiaba “Un paese incantato” del Comune di Campodimele (XIII edizioni).

E’ stata direttrice del progetto triennale sulla dispersione scolastica in Campania  “La strada maestra”   finanziato della Fondazione con il Sud di Roma. Dal 1999 al 2005 è stata fondatrice e coordinatrice dei Festival Nazionale Teatri delle Diversità (VI edizioni). Ha curato 20 pubblicazioni scientifiche e divulgative per la promozione di servizi e politiche sociali. Autrice del volume scientifico, di concerto con lo psicologo Giuseppe Errico,  “Le dimensioni multiple della pratica sociale” (Città del Sole, Napoli, 2006).