Il progetto intende, da un lato, potenziare  i servizi per infanzia presenti sul territorio di Quarto e, dall’ altro, contrastare il fenomeno del disagio psichico e sociale dei bambini ( 220 minori ) e le loro famiglie, attraverso otto interventi in rete. La  durata è di 22 mesi. L'ambito sociale, in tema di povertà educativa,  registra statistiche preoccupanti in relazione anche al forte disagio sociale  e all'abbandono scolastico. Partendo dall'analisi dei dati locali  il progetto prevede iniziative promozionali, formative e didattiche (ludico-ricreative), di sostegno alla genitoriali e alla rete degli enti (comunità educativa). Tutte le azioni sono volte a contrastare la povertà educativa favorendo: lo sviluppo della comunità /rete, la promozione della famiglia, l’avvio di uno spazio per infanzia, la promozione di competenze utili ai fini del completamento del percorso didattico per la crescita; una maggiore consapevolezza delle famiglie circa l’importanza dell’istruzione quale motore del benessere. La finalità principale del progetto prevede la realizzazione di interventi personalizzati a favore di minori in situazioni di vulnerabilità sociale, con un duplice obiettivo: migliorare o creare una comunità educante e relazioni tra i genitori e coinvolgere minori presso privi di esperienze educative adeguate in percorsi psicologici, sociali, didattici e di crescita e stimolanti per le loro capacità emotive e cognitive. Il progetto intende potenziare i servizi già esistenti a Quarto, migliorandone l’impatto e l’accessibilità tramite: 1. modello educativo unitario e integrato 0-6 rispondente alle specificità delle famiglie a rischio e del territorio; 2. Polo educativo (punto Luce) e n.4 azioni pilota (in contesti periferici fortemente a rischio e differenti) finalizzate ad ampliare e innovare l’attuale offerta di servizi; 3. Promozione della genitorialità, per garantire la salute, la diffusione di competenze, soluzioni e dispositivi evoluti nelle scuole e nei servizi; 4. comunità educante e competente per la presa in carico multidisciplinare dei bisogni educativi. a) Area organizzazione (Gestione, comunicazione e amministrazione progetto);b) Area accesso servizi locali (Accessibilità ai servizi territoriali ed empowerment  affettivo cognitivo; C'è tempo.Servizio di supporto per la conciliazione lavoro-famiglia ;Percorsi di accompagnamento individualizzati genitori-figli; c) Area promozione della rete (Piano di azioni formative di rafforzamento della rete locale (comunità educante, Patto del territorio.Facciamo rete con tutti!);d) Area servizi sperimentali (Spazio “Tra zero o sei?” a bassa soglia destinati a bambini a rischio povertà; La famiglia è una risorsa creativa, Sportello sostegno ai genitori ; Un passo per volta: verso le competenze cognitive e non cognitive).  La proposta punta ad azioni formative e sociali di rafforzamento della rete locale (Comunità educante).